Master in Teologia e Spiritualità Paolina new

Master in Teologia e Spiritualità Paolina

 

L’inaugurazione
Il 24 ottobre 2008 è stato inaugurato il “Master in Teologia e Spiritualità Paolina” all’Istituto Teologico “S. Tommaso” di Messina. Il direttore del Master, prof. mons. Giuseppe Costa, Ordinario di Sacra Scrittura, il Preside prof. don Giovanni Russo, e il Vicario Generale della Diocesi, prof. don Carmelo Lupò, hanno dato il benvenuto ai duecentocinquanta corsisti: insegnanti di religione, religiosi e religiose, presbiteri, diaconi ed operatori laici, convenuti per il primo giorno di lezione nell’Aula Magna “Don Calogero Conti”. Il Master nasce dalla collaborazione dell’Arcidiocesi di Messina Lipari S. Lucia del Mela (con i vari Direttori dell’UCD, IRC, UPF e Migrantes) con l’Istituto Teologico “S. Tommaso”. Unico nel panorama nazionale, come ha messo in evidenza il prof. Costa, il Master intende proporre un approfondimento sulla figura e sull’opera dell’Apostolo Paolo. Il Preside ha invitato i partecipanti ad essere apostoli intraprendenti come S. Paolo, capaci di incidere e di trasformare con l’annuncio del Vangelo il tessuto della società. Don Carmelo Lupò, intervenuto per portare il saluto augurale dell’Arcivescovo, mons. Calogero La Piana, dopo aver ricordato il suo personale periodo di studio al S. Tommaso, ha dato lettura di alcune espressioni tratte della Lettera di Indizione dell’Anno Paolino Diocesano.

 

Un riconoscimento
Un grato riconoscimento è stato dato al professore don Francesco Varagona, salesiano, che per oltre quarant’anni è stato Docente del corso sulle Lettere paoline al Primo Ciclo di Teologia del “S. Tommaso”. Salutato con affetto e stima dal prof. Costa e da tutti i presenti, è stato calorosamente applaudito da tutti, molti dei quali lo hanno avuto come maestro insigne e rigoroso nello studio.

 

Le lezioni
Dopo i saluti, la prima lezione: “Contesto sociale, politico e religioso di Paolo” è stata tenuta dal professore Costa. Egli ha messo in evidenza l’humus culturale e vitale in cui si è formato l’apostolo, comprendente tre grandi aree: quella culturale greca, quella politica romana e quella religiosa ebraica. Queste tre realtà vengono sintetizzate in Paolo che riesce a svolgere una funzione ecumenica, accogliendo in sé tutto quello che in esse c’è di positivo. Il secondo punto preso in esame ha riguardato il Corpus paolinum con le diverse suddivisioni e problematiche. Dopo un breve intervallo l’ora di lezione successiva è  stata tenuta dal professore don Michele Viviano, il quale ha approfondito la “Formazione ebraica di Paolo”. Ha iniziato il suo viaggio nel mondo ebraico con le parole di Martin Hengel: “La conoscenza del giudeo Saulo è un presupposto per la comprensione del cristiano Paolo”. Ha messo in rilievo sette credenziali giudaiche di Paolo (Fil 3,4b-6) e ha proseguito con le autotestimonianze in Luca. Sulla formazione e identità giudaica di Paolo ha concluso affermando che esiste una stretta connessione fra Saulo giudeo e Paolo cristiano. L’ultima ora di lezione: “Cronologia paolina” è stata proposta dal professore Costa. In modo chiaro e conciso sono state delineate le date più significative della vita e dell’apostolato di Paolo, mettendoli a confronto parallelamente con lo scenario della storia romana che condizionava la sua attività missionaria. Alla fine, non senza una traccia di sano campanilismo, sono state ricordate le varie tradizioni messinesi e calabresi sul passaggio di Paolo sulle nostre coste. II primo stage si è concluso con la soddisfazione e il plauso di tutti partecipanti che pregustano già la gioia del prossimo appuntamento, che sarà il 14 novembre 2008.